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INSEPARABILE DA SUO PADRE di Lalla Romano 

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Intervista a cura di Eva Lucchesi Tagliabue e Maurizio Molteni

Di origine piemontese, Lalla Romano dal dopoguerra è sempre vissuta a Milano. Ha abitato al “Borgo” in Via Paolo Sarpi per molti anni. Fino al 1959 ha insegnato alla scuola Media “TROTTI ARCONATI” di Via Commenda. 

D. – Come?                                                                               

R. – Il mio contributo alla formazione dei miei allievi consisteva nella lettura di Tolstoj, Manzoni, Cechov, che non facevano parte del programma di insegnamento, e il risultato era quello di dar loro la possibilità partendo dalla letteratura di questi grandi autori, di esprimere i loro bisogni più profondi: di giustizia, di amore, di solidarietà, di crescita civile. Non mi facevo sopraffare dall’impegno didattico, perché sentivo molto più importante la presenza emotiva degli allievi sulle questioni vitali della loro età, e che oltretutto sono proprio quelle rispecchiate nella produzione letteraria.       

D. – Non molti insegnanti sanno …                                         

R. – Molti insegnanti fanno leggere e scrivere troppo poco perché assillati da un programma sentito come rigidamente imposto dall’esterno, come gabbia limitante e non come occasione di incontro con gli allievi. Del resto gli stessi Autori in programma sono lì apposta per questo, eppure so che gli insegnanti “non hanno tempo di farli leggere perché devono correggere i compiti … 

D. – Ma non tutti gli insegnanti sono scrittori.                     

R. – Mi sono resa conto del perché oggi sempre meno gli studenti amano andare a scuola attraverso la mia stessa esperienza di madre. Se mio figlio bigiava così spesso (preferiva passare il tempo in un cinematografo del quartiere dove programmavano vari film uno dietro l’altro) forse era anche perché essendo un creativo si cercava da sé i propri spazi culturali. 

D. – E li trovava?

R. -Gli spazi per una sua formazione alternativa alla scuola certamente, perché è soprattutto questo che è stato sottratto da una scuola capace soltanto di puntare all’efficienza, a sviluppare le facoltà esecutive a scapito dell’aspetto umano degli affetti. 

D. – Che sono la sostanza della vita …                                   

R. – Questo mio rapporto con la sostanza della vita traspare effettivamente dai miei libri. La conferma che si trattasse dell’aspetto più importante l’ho avuta sempre. Ha alimentato la mia motivazione a esprimerlo attraverso la scrittura. Altri genitori lo hanno capito, chiedendo di vedermi per parlarmi dei loro problemi dopo aver letto i miei libri.     

D. – Sensibilità da psicanalista …                                             

R. – Il mio primo libro si intitola “La metamorfosi” e parla dei miei sogni e quelli di mio figlio quando era piccolo, non crediate che abbia suscitato interesse in qualche psicanalista.        

 D. – Poco male …                                                                     

R. – Ho infatti continuato per la mia strada e proprio un libro sul rapporto tra me e mio figlio, “Le parole tra noi leggere” (ma il titolo non è mio, l’hanno dato in casa editrice) è quello diventato più famoso, con il premio Strega.

D. – Un libro di analisi?                                                             

R. – Ha avuto il premio Strega proprio per questa sua caratteristica che può anche prestarsi come materiale di analisi del rapporto tra genitori e figli. Proprio questo mio caso di un figlio “cattivo scolaro”, non soltanto perché ha rifiutato la scuola, ma soprattutto perché l’incontro con la scuola ha in qualche misura interferito nella sua vita, nella realizzazione delle sue ottime doti naturali, è occasione per riproporre, per mettere in luce ancora una volta l’incompatibilità fra modelli scolastici e l’esigenza naturale di ogni persona, specie quando sta crescendo, di realizzare le proprie potenzialità. Anche altri genitori quindi, di fronte al mio stesso problema hanno potuto vedere confermato che le proprie intuizioni sui loro figli partivano da questa analoga premessa di amore verso di loro. Amore intelligente, che capisce, cioè amore che la scuola raramente comprende.

D. – È strumento di conoscenza                                             

R. – Sì, anzi devo dire che, questo mi è stato ancora più chiaro quando sono diventata nonna. Ho descritto questa esperienza nel libro “L’ospite”. Nel dicembre del 1970 è nato il nostro nipotino. Quando aveva otto mesi, mio figlio e mia nuora si assentarono per un viaggio in Estremo Oriente e ce lo lasciarono per quaranta giorni. Poi i genitori si sono separati e dall’aver vissuto questa esperienza è venuto fuori il libro “L’inseparabile”. Mio nipote Emiliano ha fatto il disegno della copertina perché una volta ha visto una coppia di pappagalli della specie appunto chiamata “Inseparabili”.   

D. – Inseparabile da suo padre …                                           

R. – È vero, da quando i genitori sono separati, mio nipote vive con la mamma. C’è stato un periodo in cui avevo paura che l’uomo di mia nuora potesse diventare un padre sostitutivo di quello vero, poi invece mi sono resa conto che la loro unione era troppo forte e questo pericolo non c’era. Emiliano adora suo padre. Quando lo vede gli si illumina il viso. Il loro luogo di incontro preferito è il garage, dove lavorano insieme attorno alla fuoristrada del papà.       

D. – Anche il papà lo adora …                                                 

R. – Sì, come del resto mio marito ha amato profondamente nostro figlio, vivendo di fatto solo per lui. Per che altro avrebbe potuto, del resto, vivere mio ma-rito, che si inteneriva ogni volta che, quando per un certo periodo siamo andati a prendere Emiliano al termine della scuola, prendeva per mano il nipotino, e sembrava tornato al tempo in cui aveva preso per mano nostro figlio. Quando è morto mio marito, Emiliano ha sofferto molto. Vedeva nel nonno la prova di quell’eredità di amore che è presente per intero nel suo papà. Nel suo papà che per esempio ha scritto un libro solo per lui. Un libro di favole raccontate al figlio, che non vorrebbe pubblicare perché appartiene soltanto a loro due .

(Intervista a cura di Eva Lucchesi Tagliabue e Maurizio Molteni)

BIBLIOGRAFIA DELLA SCRITTRICE
LALLA ROMANO


1930: “La scuola di Casorati” Rivista “L’arte” di A. e
L. VENTURI
1930: “Cronache della sartoria” racconto *
1932: “L’abito da ballo” racconto *
1938: “L’aria di Roma” racconto * *Riuniti poi ne “La Villeggiante” Ed. Einaudi, 1977
1941: “Fiore” poesia ED. Frassinelli
1944: Traduzione e prefazione “Tre racconti” di Flaubert
ED. Einaudi
1945: Traduzione e prefazione “Diario” di E. Delacroix ED. Chiantore
3 Maggio 1945: “Una strada qualunque” Foglio parti-
giano “Giustizia e Libertà” N. 6 Cuneo
15 Ottobre 1945: “I Tedeschi a Boves” Foglio Parti-
giano “Giustizia e Libertà” Cuneo
1950: “Prima antologia dei poeti nuovi” ED. della
Meridiana – MI
1951: “Le metamorfosi” ED. Einaudi
1953: “Maria” ED. Einaudi Il libro ha vinto il Premio
internazionale VEILLON 1954
1954: Traduzione e presentazione di “Leone Morin
prete” di B. Beck ED. Einaudi
1955:”L’autunno” raccolta di poesie ED. della Meri-
diana – MI
1957: “Tetto murato” ED. Einaudi Il libro vince il
Premio CESARE PAVESE (1957)
1959: “Diario di Grecia” ED. Rebellato-Padova
1961: “L’uomo che parlava da solo” ED. Einaudi
1964: “La penombra che abbiamo attraversato” ED. Einaudi
1967:”Le metamorfosi” Edizione riveduta ed ampliata Einaudi
1969: “Le parole tra noi leggere” ED. Einaudi Il libro
vince il Premio Strega nel 1969
1973: “L’ospite” ED. Einaudi
1973-74-75: Collaborazione con il quotidiano “IL GIORNO”
1974: “Diario di Grecia” seconda edizione – Einaudi
1974:”Giovane è il tempo” raccolta di poesie ED. Einaudi Il libro vince il premio NAPOLI nel 1977
1975: “Lettura di un’immagine” raccolta di fotografie scelte dall’album di famiglia, composte e illustrate,
ED. Einaudi
1977: “La villeggiante” racconti ED. Einaudi
1978: “Pralève” racconti ED. Einaudi
1978: “L’ospite” – per la Scuola media, ED. Einaudi
1979: “Una giovinezza inventata” ED. Einaudi
1980: “Maria” seconda edizione – Einaudi
1981: “L’inseparabile” ED. Einaudi
1983: “Le metamorfosi” per la scuola media – ED. Einaudi
1983: Presentazione al libro “Peano: storia di un matematico” di Hubert. C. Kennedy – ED. Boringhieri
1985: “Tetto murato” seconda ED. Einaudi
1986: “Romanzo di figure” ED. Einaudi

L’intervista è tratta dalla Rivista Analisi Psicologica – Giugno 1986 – Anno IX – Numero 6

Lalla Romano – biografia

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